Per il mio diciottesimo compleanno un amico mi regalò il libro di Oliver Sacks “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello”. Fu l’inizio di un viaggio meraviglioso, di cui ancora non dire quale sia la meta finale. Nacque leggendo quelle pagine la curiosità, che poi si è tramutata in passione, e oggi in lavoro per il cervello umano, ma soprattutto per la mente e le persone.

Mi sono iscritta al corso triennale di Scienze e Tecniche Neuropsicologiche e alla magistrale di Scienze della Mente dell’Università degli Studi di Torino. A rendere questa voglia di conoscere la mente un primo pezzo della mia vita professionale è stato il dottorato in Scienze Cognitive (Torino) che mi ha fatto muovere i primi passi nell’ambito della ricerca. A fine dottorato, quando l’interesse per la psicoterapia stava nascendo, ho avuto la possibilità di studiare con una al Mental Research Institute di Palo Alto, California. Tornata nel 2013, per i quattro anni successivi ho collaborato con Università della Svizzera Italiana di Lugano. Dal 2017 ad oggi, oltre all’attività di libera professionista, ho collaborato con fondazioni e soprattutto con l’Università degli Studi di Torino sui temi dell’innovazione, del benessere organizzativo, delle nuove tecnologie e più recentemente di comunicazione della scienza.